
Si ricorderà il film di qualche anno fa, sulle famigerate “lavanderie di Magdalene”, dove ragazze madri, “devianti” o abbandonate erano impiegate senza essere pagate. Non ultimo a colpire, dolorosamente, il fatto che queste lavanderie sono state attive fino 1996.
La dura realtà: delle
undicimila ragazze censite come recluse negli istituti ne sono rimaste in vita un migliaio. Le altre diecimila, se non altro, a differenza dei desaparecidos, ai quali più che alla Shoà si avvicinano nel numero, hanno almeno ricevuto sepoltura.
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