Il noto scrittore americano, George Saunders, ha rivolto ai suoi studenti un discorso che sembra valere anche per noi, travolti da trasmissioni,  capipopolo e bulli  mal-educati. Una società e una democrazia non possono sopravvivere senza la gentilezza. E’ la prima cosa da praticare insieme.
Leggi il discorso di G. Saunders su www.minimaetmoralia.it.

A Torino, il 9 dicembre, al primo colpo d’occhio, quel che appariva non sembrava “una massa di fasci­sti. E nem­meno di tep­pi­sti di qual­che clan spor­tivo. E nem­meno di mafiosi o camor­ri­sti, o di eva­sori impu­niti. La prima impres­sione, super­fi­ciale, epi­der­mica, fisio­gno­mica è stata quella di una massa di poveri”.
Sul sito di Alba, nuovo soggetto politico, segnaliamo l’articolo di Marco Revelli (Il manifesto) dal titolo L’invisibile popolo dei nuovi poveri.

Segnaliamo l’articolo, apparso su www.avvenire.it, a firma di Stefania Falasca, dedicato al rapporto tra il Papa e l'universo femminile, dal titolo Con Francesco le donne muoveranno la Chiesa.

Altra segnalazione dell’amico Luigi De Paoli, grazie al quale trasmettiamo “l’allarme di Roberto Orsi (London School of Economics): l'Italia in quanto nazione industriale non esisterà più”. I toni sono drammatici, ma aiutano, forse, a capire che siamo ben lungi dall’essere “disastro-resistenti”.