Mercoledì, 17 Dicembre 2025 17:17

Sul progetto dedicato a Pietro Leopoldo

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A seguire il seminario di studi "La “modernità” di Pietro Leopoldo, pubblichiamo un resoconto dell'intero progetto/evento.

 

II Progetto dedicato a Pietro Leopoldo.

San Gimignano, 4-13 dicembre 2025

In memoria di Arnaldo Nesti

Chi era Pietro Leopoldo del quale la Regione Toscana ha voluto ricordare con enfasi i 260 anni dalla sua venuta in Toscana come Granduca e che ha governato la regione/stato per ben 25 anni fino a quando nel 1790 per giochi dinastici diventa imperatore e da Firenze si trasferisce a Vienna?

Adam Wàndruszka nella sua imponente opera "Pietro Leopoldo. Un grande riformatore" chiude così nella edizione italiana nel 1968: "Con quel distacco e quella larga prospettiva che ci sono ormai concessi possiamo oggi meglio vedere quanto grande e profonda sia la trasformazione storica sulla cui soglia Leopoldo ha vissuto: rivoluzione sociale, rivoluzione tecnica e industriale, rivoluzione politica, rivoluzione culturale, dall'Europa alle due Americhe. Sovrano di fine sensibilità, di aperta intelligenza, di coscienziosa operosità egli ci appare come un delicato sismografo che avverte anticipatamente il moto della storia e con coraggio esemplare sa trarre le conclusioni pratiche logicamente derivanti dalle sue intuizioni". Intuizioni che gli avevano permesso, primo nella storia della umanità, di abolire la pena di morte e della tortura nel Granducato di Toscana il 30 novembre 1786. Anche la Città di San Gimignano ha voluto partecipare alle iniziative promosse e compartecipate finanziariamente dalla Regione Toscana con un Progetto rivolto alla cittadinanza e alle scuole, gestito nella realizzazione pratica dal CISRECO di San Gimignano. Per le Scuole con una visita guidata nei luoghi leopoldini di Firenze (da Palazzo Pitti al Museo della Scienza) magistralmente condotta dallo storico e cattedratico Giovanni Cipriani, il quale ha in seguito tenuto una appassionante lezione ad alcune classi della Scuola Media. Rivolto a tutta la cittadinanza un seminario di studi dal titolo "La 'modernità' di Pietro Leopoldo". Il seminario è diventato un serrato confronto tra storici, studiosi e ricercatori provenienti da università italiane e istituzioni culturali, chiamati a rileggere l'eredità politica, sociale e istituzionale del Granduca alla luce delle più recenti prospettive di ricerca.

Ha aperto i lavori un approfondimento sulla riforma penale di Pietro Leopoldo, tema affidato all'avvocato, ma uomo dai multiformi ingegni, Dario Zuliani, dall'alto della curatela in due preziosissimi volumi del testo critico della Riforma. Elisa Bruttini, funzionaria dei Musei Nazionali di Siena ha affrontato il tema più spinoso e controverso delle soppressioni e del collezionismo nell'età leopoldina con particolare riferimento all'arte senese. Ha chiuso la prima sessione del seminario la docente Luciana Bellatalla, dell'Università di Ferrara, presentando una serie di scritti inediti sull'educazione del sovrano (le famose "Notes sur l'éducation), offrendo nuove prospettive sulla sua visione pedagogica e sul rapporto con le istituzioni formative dell'epoca.

La seconda sessione del convegno si è aperta con un intervento di Giulio M. Manetti, dell'Archivio Storico Comunale di Firenze, che ha trattato il tema dei temi del riformismo leopoldino della "costituzione inattuata" alla quale il Granduca aveva lavorato durante i 25 anni di governo. A seguire Leonardo Rombai, dell'Università di Firenze, ha analizzato con ricca mese di esempi il metodo di governo del Granduca, approfondendo il passaggio dalla riforma delle comunità alle politiche territoriali. Pietro Domenico Giovannoni dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana, ha proposto dal canto suo un'analisi sulla riforma religiosa, tema molto caro al fondatore del CISRECO, Arnaldo Nesti da oltre un anno dolorosamente non più fra noi. Giovanni Cipriani, dell'Università di Firenze, come abbiamo visto il vero mattatore del Progetto, ha presentato in chiusura dei lavori un bilancio finale dell'attività pratica quanto visionaria e in anticipo con i tempi di un sovrano spesso definito "illuminato" per la portata delle sue riforme, chiosando al contempo le sei relazioni che lo hanno preceduto. Il professore fiorentino ha sottolineato la alta qualità delle relazioni che vedranno giustamente luce in una prossima pubblicazione degli atti a cura del CISRECO.

Corollario al Progetto, la presentazione del libro "I delitti del mondo nuovo" di Leonardo Gori, presentato da Enzo Linari della Società Storica della Valdelsa, nel quale il noto autore della saga del capitano dei carabinieri Bruno Arcieri, ambienta un thrilling il cui protagonista è proprio Pietro Leopoldo. Tutto il lavoro che ha concretizzato il Progetto è stato coordinato dal vicesindaco di san Gimignano e Assessore alla Cultura Niccolò Guicciardini. Ha contribuito alla realizzazione del medesimo in supporto al CISRECO, Giulio Guazzini, sangimignanese, fresco di laurea in Storia. Ha assistito ai lavori del seminario un pubblico selezionato, attento e compartecipe, proveniente da tutta la Valdelsa.

Giuseppe Picone

San Gimignano, 13 dicembre 2025

 

Instantanee dell'evento

 

Presentazione del libro di Leonardo Gori

 

Il pubblico

 

Dario Zuliani, intervento

 

Giulio M. Manetti, intervento

 

Leonardo Rombai, intervento

 

Pietro Domenico Giovannoni, intervento

 

Giovanni Cipriani, intervento finale

 

Giovanni Cipriani, lezione alla scuola media

 

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