Stampa questa pagina
Mercoledì, 21 Agosto 2019 17:21

La Summer School e la mostra sugli antichi mestieri a San Gimignano

Scritto da 

Come da programma, tra le iniziative collaterali alla Summer School è prevista una mostra sugli antichi mestieri a San Gimignano. La mostra, in collaborazione con il Circolo Il Castello di San Gimignano, sarà inaugurata mercoledì 28 agosto alle ore 19.

 

Inaugurazione Mostra Antichi mestieri a San Gimignano

Nel giugno 2010 il Circolo Filatelico Numismatico e Collezionismo di San Gimignano allestì una bella mostra fotografica dal titolo “Antichi mestieri ieri e oggi”. Corredava la mostra un bel catalogo formato quadrotto riproducente circa 80 foto in un purissimo bianco e nero reso molto bene dalla stampa della Tipografia MM di San Gimignano.

Abbiamo attinto da quella mostra e da quel Catalogo un corpus di 25 foto che hanno lo scopo di dar conto di cosa era il lavoro in un borgo agricolo, seppur di vetusta storia, quale in sostanza era San Gimignano, si può dire, dalle origini fino ai primi anni Sessanta del secolo scorso. Quando fra città e contado superava agevolmente i 10 mila abitanti. Il bosco e la campagna erano il polmone economico della comunità e nel centro si coltivavano i mestieri utili a trasformare e commercializzare i prodotti agricoli e boschivi e a renderla autosufficiente. Poi giunse il “miracolo economico” del secondo dopoguerra. Poggibonsi e Certaldo si presero gran parte della forza lavoro sangimignanese e la popolazione si attestò grosso modo agli attuali settemila abitanti. Ma si sa, la storia finisce solo nelle fumisterie teoriche di qualche improvvisato filosofo della storia. La storia continua. Per San Gimignano ha un nome noto: turismo, anzi turismo di massa. Ed è la storia di oggi. Davanti agli occhi di tutti.

Per chi scrive, sangimignanese di importazione, giunto a San Gimignano nel momento in cui iniziava la nuova storia, fare la selezione di queste foto ha significato anche una sorta di dolente Spoon River. Tantissimi i volti delle persone che ho conosciuto al mio arrivo e che oggi non ci sono più. Ne ricordo uno per tutti (gli altri non me vogliano ovunque si trovino): Dino Martinucci, un piccolo (per la statura) grande uomo. Calzolaio di professione (meglio sarebbe dire “ciabattino” soprattutto per la prima parte dell’epiteto: il “ciaba” nelle comunità del tipo che ho cercato di descrivere era il chiacchierone per antonomasia pettegolo e bonario e la bottega del ciabattino era una sorta di radio locale prêt-à-porter), politico e amministratore locale: eterno vicesindaco sempre presente, sempre disponibile, mai seduto su una sedia ma sempre in giro per i corridoi del Comune. Questo era Dino Martinucci. Qui, non a caso, ritratto nella sua bottega con Aldo Moro, ove il basso (sempre nel senso della statura) e l’alto si mescolano e fanno tutt’uno. Lavoro artigianale e raffinata attività intellettuale. Amministrazione locale e governo nazionale. Periferia e centro.

Questa mostra è stata resa possibile grazie alla liberale disponibilità del Circolo Il Castello di San Gimignano, ma non sarebbe stato possibile organizzare senza il contributo fondamentale di Alfredo Brogioni.

Giuseppe Picone
San Gimignano, 3 luglio 2019

Da qui puoi leggere e scaricare il documento con alcune immagini di anteprima.

 

Dino Martinucci

 

Letto 1573 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
Devi effettuare il login per inviare commenti